locandina sassottica for africa 19 maggioRacconto di un viaggio, incontro per un mondo migliore” è il titolo dell’appuntamento di questa sera, alle 20.45, presso la Sala Confartigianato in via Marecchiese a Rimini, durante il quale Gianluca Sasso racconterà la sua esperienza attraverso racconti, immagini, emozioni, Un’esperienza che sembrava essersi parata di fronte a lui per puro caso in un momento della vita, in cui molto più probabilmente dentro se stesso era alla ricerca di risposte o di maggiori conoscenze interiori. Fatto sta che grazie ad un amico dei tempi della scuola, volontario nell’ambito di un’associazione che aveva appena programmato un viaggio in Kenya, Gianluca si ritrova con il biglietto in mano e la voglia straripante di sentirsi utile nei riguardi di chi davvero nulla ha e che, il più delle volte, nulla chiede. E’ accaduto nel 2010, insieme a lui un equipe di medici di Novara per andare ad attivarsi all’ospedale di Malindi, in scuole e villaggi, ovunque in quell’area si rendesse necessario il loro intervento.
“La mia prima volta l’ho vissuta con un filo di preoccupazione e in maniera contrastante. Da una parte infatti le tante vaccinazioni mi facevano comprendere che stavo raggiungendo una Terra che per noi poteva risultare insidiosa, se non adeguatamente ‘coperti’, dall’altra parte invece il mio entusiasmo perché stavo per tornare nella mia terra natia , infatti sono nato in Africa, da genitori italiani, precisamente ad Asmara dove siamo rimasti sino ai miei 7 anni”

Cosa ti aspettavi Gianluca da questa esperienza?
“Sono partito la prima volta, e tutte le altre, senza aspettative, ma solo con il cuore pieno di speranza e la voglia di poter essere d’aiuto …e così è successo. Ho vissuto a stretto contatto con le persone del posto , nei villaggi e con altre persone volontari come me. Così lontani dalle nostre abitudini e dal nostro ‘progresso’, in quei luoghi magnifici …abbiamo aiutato e ci siamo aiutati….abbiamo sorriso e ci hanno sorriso tanti tanti bimbi …un dono unico al mondo !!”

In quale missione sei stato e che realtà ti sei trovato a vivere?
“ Sono andato, grazie anche a Padre Bernardo Coccia , che vive ed opera in Etiopia da tantissimi anni. Mi è stato chiesto di portare il mio aiuto come professionista nel mio settore cioè l’ottica alla Cl,inica di Maganasse da Suor Luciana ( è lei che gestisce questa piccola clinica, ed è italiana ), dove ho fatto visite e donato occhiali ai pazienti , che in Italia avevamo raccolto io e il mio collega Alessandro Borchi, presso i nostri rispettivi negozi…Una raccolta che abbiamo potuto realizzare grazie ai nostri amici e clienti…e che continua ancora per il nostro prossimo progetto e viaggio del 2016”

Che effetto ti ha fatto riveder l’Africa?
“Ogni volta che mi trovo nei miei luoghi di infanzia , cerco di affrontare tutte le cose e i giorni con serenità ed il sorriso , anche perché la gente è generosa di emozioni , la natura tutta aiuta perché è piena di energia ….. e anche se a volte mi trovo a disagio per situazioni che come sappiamo sono devastanti, malnutrizione, povertà, scarse condizioni igieniche, mi guardo intorno e i profumi e i colori unici dell’Africa mi aiutano a superare ogni cosa. E donare aiuto a qualcuno senza nulla pretendere è una cosa bellissima….. non ero pronto a tutto questo , quando sono partito, ma sono bastati pochi giorni per ritrovare la mia Africa , quel sole che ti dà una forza incredibile, e darmi da fare per le tante cose che anche con poco si possono realizzare.”

Dopo il 2010 quante altre volte sei ripartito?
“Ben altre due volte, nel 2013 e quest’anno, in Etiopia. Sono tornato ad aiutare sia la Clinica di Maganasse che la School of Blind a Shashemane ed un ringraziamento particolare lo faccio a Suor Luciana e Suor Ashrita per la forza e la voglia di vivere e il supporto emotivo che danno a tutti : pazienti ,amici,e i volontari che vanno lì …”

Ricordi un’emozione forte?
“A Shashemane , alla scuola per ciechi, mi sono abbracciato tutti i bimbi con affetto ed anche con malinconia pensando che diventano ciechi anche solo per una stupida congiuntivite che da noi si cura con un antibiotico a gocce, negli occhi……..si possono fare tante cose e io cerco di dare il mio piccolo supporto, una goccia che insieme ad altre comporrà il mare…..come diceva Madre Teresa di Calcutta !! Per Shashemane alla scuola per ciechi ,lo scorso anno abbiamo fatto pervenire, come aiuto dall’Italia, per i bimbi ,100 tavolette braille e 100 punteruoli ( considera che all’interno della scuola /orfanotrofio ci sono circa 300 bambini , che avendo delle defezioni fisiche molte volte vengono abbandonati dai genitori, in quanto non possono lavorare e quindi non sono di aiuto per la famiglia)”

E questa sera che programmi hai?
“Ci si incontra a Rimini per condividere e ringraziare tanto chi ci ha aiutato ( farò vedere alcune, un centinaio di foto, delle 2000 realizzate … si commentano da sole e dove si vede cosa e come abbiamo lavorato) nella raccolta di occhiali, vestiario , e materiale didattico e tanto altro….come ad esempio raccolta di fondi per la costruzione di un pozzo ( con 250 euro si costruisce un pozzo e i bambini non devono andare più a piedi scalzi per minimo 10 km con le taniche a prendere l’acqua del fiume, sporca ,inquinata e fangosa e possono andare a scuola )…..inoltre sapere che adottare un bimbo a distanza con l’associazione fondata e con la quale collaboro di Padre Bernardo Coccia ad Addis Abeba Etiopia, costa solo 50 centisimi al giorno per garantire cure mediche e lo studio…..”