“Anche quando non si può fare niente di concreto a beneficio dei propri genitori, quantomeno si può offrire loro un sorriso due o tre volte al giorno” Nichiren Daishonin.

Ieri, mentre guidavo attraverso zone di campagna, stavo proprio riflettendo sul mio essere madre e su mio figlio e soprattutto sulla grande felicità che provo quando mi rendo conto di quanto io sia orgogliosa di lui. E non perché sia un ingegnere spaziale o un professionista dalla carriera sfolgorante, ma ancor più perché ha saputo affrontare la vita, prenderla per le ‘corna’ come si dice, e farla sua. Oggi vive ‘semplicemente’ facendo ciò che è genetico per lui, Musica. Sono orgogliosa di lui proprio per com’è. Imperfetto e bellissimo, pieno di progetti e una determinazione che la vita gli ha sviluppato. Senza essere un astronauta!

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