Ovvero…Il suo viaggio  dentro la magia di cinema e tv

attraverso la sua passione, i costumi di scena

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Nicoletta ed io ci conosciamo dagli anni d’oro dell’adolescenza in una Roma magnifica nella seconda parte degli anni ’70 anche se in effetti, come spesso succede tra fratelli, lei faceva parte principalmente della compagnia frequentata da mio fratello, più giovane di me di qualche anno, mentre io ne frequentavo un’altra, ma facendo parte dello stesso ambiente grazie alle professioni dei nostri padri e alla vicinanza delle nostre abitazioni, si finiva spesso per condividere spazi e momenti. Perciò, sì, ci conoscevamo piuttosto bene tutti..e che bel gruppetto eravamo! Bei tempi e davvero, beata gioventù.

Poi i nostri trasferimenti ci hanno allontanate, sino a ritrovarci di recente con tante novità, soprattutto le sue. Le mie già allora erano piuttosto delineate anche se, dovendo cambiare città di frequente, questo “io so cosa voglio fare da grande” poteva mescolare le carte all’impazzata. Infatti sotto la scure è finito il io Diploma di Scenografa. Lasciando Roma, quel tipo di lavoro difficilmente puoi cavalcarlo, a meno che non si prenda la decisione, come invece ha fatto Nicoletta, di affrontare lunghi spostamenti, viaggi continui e poca stabilità.

E’ così che ho scoperto che ormai da 30 anni è assistente costumista per cinema e tv e che attualmente è impegnata nelle riprese di una Serie tv (alias Fiction) per RAI1 dal titolo “SCOMPARSA”, prodotta da Endemol Shine Italy spa, per la regia di Fabrizio Costa e ambientata a San Benedetto del Tronto con protagonisti, Vanessa Incontrada e Giuseppe Zeno.

Il suo reparto prevede le presenza della Costumista, dell’Assistente, dell’Aiuto e della Sarta.

nick con giulio brogi con Giulio Brogi nick con pieraccionicon Pieraccioni

“E’ tutto nato un po’ per gioco – mi racconta Nicoletta –  ma con la prospettiva di farla diventare il mio lavoro futuro: all’epoca ero diplomata ISEF (come si chiamava negli anni ’80) e già facevo le supplenze nelle scuole; allo stesso tempo frequentavo una serie di amici che facevano una scuola di cinema e che mi hanno dato l’occasione di scoprire un mondo a me quasi sconosciuto: quello del “dietro le quinte”. Ho iniziato a fare cinema come volontaria alternando con il mio lavoro di supplente temporanea nella scuola fin quando è capitata la richiesta di seguire un film dall’inizio alla fine, regolarmente pagata. A quel punto ho dovuto fare una scelta e ho decisamente virato verso il cinema. Per quanto un po’ scettici (soprattutto papà) i miei genitori mi hanno assecondata: in fondo lasciavo il “certo per l’incerto”! Da allora non mi sono più fermata . Per ciò che riguarda la scelta del “reparto costumi” nasce dalla frequentazione fin da piccola del mondo della moda, anche se in ambito molto ristretto: la mia ex cognata è stilista e titolare di uno dei negozi più esclusivi di Roma. Tessuti (pezze, come li chiamo io), vestiti, mi hanno insegnato, o meglio hanno risvegliato in me il senso del bello, dell’estetica, dell’armonia delle forme e dei colori. Poteva essere un fuoco di paglia, una passione passeggera e invece è diventato il mio lavoro anche se in ambito cinematografico, che è ben diverso da quello della moda!”

Le caratteristiche di questo lavoro?     “Una sensibilità artistica, per così dire, ma anche una buona capacità tecnico-organizzativa, un’ottima capacità di adattamento a tutte le situazioni. Ci vuole anche il “fisico”: bisogna essere pronti a lavorare in condizioni spesso anche  climaticamente avverse: pioggia, neve, caldo afoso, nottate intere e sempre dando il massimo senza mai subire un calo di attenzione. Inoltre fondamentale è la capacità di relazionarsi con il resto della troupe e con il cast artistico (gli attori): in caso contrario può diventare un inferno!”

L’aspetto positivo e quello….meno positivo di questo lavoro?   “L’aspetto migliore è la possibilità di visitare posti straordinari ai quali sarebbe impossibile accedere altrimenti. Positivo è anche il poter lavorare a contatto di tante persone diverse: in ogni film si crea una sorta di famiglia e ogni volta il distacco è sempre un po’ traumatico, specie nelle serie TV che in genere durano dai 4 ai 6 mesi si riprese. Per questo è importante stabilire un buon rapporto con tutti altrimenti quello che è un aspetto positivo può divenire un dramma! L’aspetto realmente negativo è quello di essere un lavoro discontinuo: si alternano periodi di grande stress psico-fisico a periodi di improvvisa inattività, senza parlare poi della discontinuità della remunerazione economica: insomma bisogna essere delle “formichine” in quanto quasi sempre finito un lavoro non si hanno progetti futuri né a breve né a lungo termine”

C’è differenza tra uno televisivo e uno cinematografico?

“Come già detto, vivere un set significa entrare in una grande “famiglia provvisoria” lasciando fuori quasi tutto e tutti, soprattutto (e qui rispondo al quesito 8) nelle serie TV che prevedono tempi lunghi di realizzazione (non dimentichiamo inoltre che per quanto riguarda il mio reparto non abbiamo solo il periodo delle riprese ma anche un periodo di preparazione (circa 7 settimane) e uno di riconsegne a fine riprese (circa 2 settimane). Quando si parte in trasferta poi la convivenza con la “famiglia provvisoria” è continua: albergo, set, cene ecc. Alle volte, soprattutto per quanto mi riguarda, si cerca di evadere cercando luoghi o ristoranti non frequentati dal resto della troupe, proprio come si fa con una famiglia un po’ troppo “presente!”

nick e maurizio battista con Maurizio Battista nick e Pat Metheny con Pat Metheny

Se puoi (sì……) sbilanciarti, chi tra i tanti personaggi che hai conosciuto ti ha regalato più emozioni e perché?         “Tra i tanti personaggi che ho avuto modo di conoscere ne cito uno su tutti ed è il Maestro Bernardo Bertolucci per il quale ho avuto l’onore di lavorare nel 2012 nell’ultimo suo film per  il cinema “IO E TE”. Lui emana una tale aura che ero in perenne stato emozionale, sul set regna un silenzio come mai mi è capitato, lui parla a voce bassa e trasmette ciò a tutta la troupe. Il comportamento e il carisma di un regista è fondamentale per l’armonia di un set e per la riuscita di un progetto”

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Di una vita così, un po’ nomade, ne risente la tua vita privata?      “Sicuramente..Spesso i miei tempi non coincidono con quelli familiari e degli amici, specie quelli che non fanno il mio lavoro: si lavora soprattutto d’estate e, in particolare nelle serie TV, per periodi che abbracciano sia l’estate che l’inverno: programmare una vacanza in compagnia, o anche una semplice cena, diventa complicato: i tempi non coincidono mai e coloro che non fanno questo lavoro NON LO CAPISCONO!!!”

(Magari ora lo capiranno se leggeranno questa intervista, Nicoletta) La location che più ti ha affascinato?

“Quella più lontana e strepitosa è stata sicuramente alle Seichelles, dove credo non sarei mai andata se non per lavoro!”

Quali sono le tue passioni, oltre al mondo dei costumi?   “La musica soprattutto, la natura, il cinema ovviamente, anche se vado poco al cinema: il pubblico delle sale è diventato insopportabile: mangiano, chiacchierano(anche al cellulare) fanno commenti inutili…E poi c’è lo sport, mia passione di sempre: attualmente nuoto e vado in bicicletta, ovviamente nei ritagli di tempo quando lavoro e più spesso nei periodi di fermo. Poi ancora l’architettura e l’arredamento, l’arte in generale e il viaggiare,viaggiare, viaggiare (anche se è difficile organizzare viaggi seri x i motivi di cui sopra)”

Hai in mente un disegno del tuo futuro? Come vorresti che fosse?   “Forse mi piacerebbe vivere buona parte dell’anno in un’isola greca, a contatto col mare e la natura e dove poter mettere su una piccola attività”

(vengo anch’io!)….anche perché ho scoperto che Nicoletta ed io condividiamo lo stesso segno zodiacale, il Sagittario., anche se lei è una ‘cuspide’, ovvero è nata a ridosso di un altro segno. Nel suo caso, lo Scorpione. (Nick sei la terza amica che è nata il 24 novembre…e che caratterini avete!).

Tempo finito, Nicoletta è dovuta scappare via presa dagli impegni “oggi convocazione alle 14.00 fino alle 23: that’s movie!”…e noi sognamo…

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Ma Nicoletta Donin ha un’altra passione di cui non ha fatto nota, ma che io con spirito giornalistico ho percepito appena si è presentata..la sua passione. Quella per David Bowie, uno tra gli artisti, di certo indimenticabili, principe…anzi, Duca…dell’ambiguità. Di lui parlano tanti suoi post sul suo profilo facebook, foto e rimandi sono quasi quotidiani. Credo sia una vera estimatrice di Bowie artista e uomo.Questo per esempio è il suo ultimo post in ordine cronologico 

14291708_10208627222130657_2541486505657646601_n   Così tanto da non mancare di visitare a Bologna l’unica tappa italiana dedicata alla sua straordinaria carriera “David Bowie is”. La mostra si è dimostrata essere tra quelle più di successo negli ultimi anni tanto e sarà visitabile sino al 13 novembre prossimo. Ma grazie alla tanta richiesta di pubblico, la si potrà visitare anche al sabato sera oltre al giovedì, sino alle 23.

Però…e questo non è da me…ho dimenticato di chiederle qual è il suo brano preferito