“Lascio a gli altri credersi i migliori ed io non smetterò mai di migliorare”. (Alby dj Fantastix)

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Intrattenimento e coinvolgimento, oltre ad una innata capacità musicale.

E’ da tempo che chiedo di poterlo intervistare ed ora riesco a raggiungere il mio obbiettivo. Lo incontro nel suo ambiente, il suo studio, non troppo spazioso, ma adeguato alle sue necessità. Cavi, cavetti, mixer, cuffie, cd,computer, …Un luogo che diventa il suo mondo.

Conosco la sua passione per la musica, la sua fedeltà alla musica, la sua innata creatività che a volte sembra inarrestabile. Mi sono chiesta spesso come faccia a rimanere ‘dentro la musica’ per ore, per giornate intere e riuscire a creare, direi maniacalmente, pezzi straordinari, innovativi nel suo genere. E sono ottimi i recenti risultati ottenuti in contest nel web, piattaforme tra le più frequentate dai dj nel mondo.  Ma partiamo dal presente e da quello che è il suo ambito musicale, anche se a me non è mai piaciuto stabilire cassetti, categorie, settori,…Diciamo però che Dj Alby Fantastix oggi attraversa tutte le sfumature della techno, dal Minimal al Deep, dall’House all’Experimental.

Ma è sempre stato così?          “No! – mi risponde Alby mentre continua a rimanere attaccato al suo mixer con le cuffie in mano – Io nasco batterista, le percussioni in genere sono sempre state la mia passione, tanto è vero che già a 14-15 anni facevo parte di rock band, ben 4. Poi il passo alle percussioni, appunto, è stato veloce. La musica afro è stata quella che prima mi ha catturato come ogni tipo di strumento a percussione”

E come sei arrivato alla techno?         “E’ stato un passaggio naturale che il bagaglio delle prime esperienze ovviamente ha facilitato e sostenuto. E comunque nell’arco degli anni ho sempre composto musica elettronica al pc utilizzando programmi tipo Garage Band. Ricordo che il primissimo programmino di composizione musicale che ho usato è stato Music sulla Play Station 1, all’età di 10-11 anni, e da li partì la mia passione nel creare musica elettronica utilizzando via via attrezzature e programmi migliori”

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Ma alla passione per la consolle Alby come ci sei arrivato?        “E’ nata dalla mia voglia strabordante di condividere ciò che creavo, desideravo che le mie produzioni e il mio gusto musicale potessero essere alla portata di tutti, per il loro, ma anche per il mio, divertimento”

Quali sono stati negli anni i tuoi punti di riferimento, i dj che più ascoltavi?     “All’inizio mi ispiravo a quelli che ascoltavo più spesso nelle discoteche riccionesi, tipo: Ralf, Cirillo, Dandi & Ugo, Claudio Di Rocco, Ricky Montanari, Uovo, Rame, Paolo Bolognesi, Emanuele Inglese, Joe T Vannlli, Satoshi Tomy ecc… Nel Tempo invece ho rivisto un po’ i miei gusti musicali, passando dall’House e Tech House alla Trance e Progressive (ora anche chiamata EDM), senza più avere tanti dj di riferimento se non uno, Tiesto! Dopo questo periodo ho finalmente trovato la strada che percorro tuttora, cioè la Minimal Techno (di base) con un dj principale di riferimento, Richie Hawtin, con influenze anche da Ricardo Villalobos, Sven Vath e Marco Carola”

Ma quanto si rischia a rimanere attaccati ai propri miti?       “Non saprei perché io oggi, dopo tutte queste influenze musicali, sono riuscito e ho voluto crearmi una mia identità musicale, uno stile tutto mio e un mio sound che spesso definisco Techno Sperimentale. Come la definisco io, una Techno con bassi profondi, beat arrampicanti e belli spinti, con melodie eccitanti e suoni strani, ma allo stesso tempo tutto molto Elegante. Una Techno Melodica Potente ma Elegante”

E’ proprio vero, la sua è una musica che spinge, ma non sbava mai. Tornando però ai dj che hai avuto come riferimento, cosa ti hanno trasmesso, cosa hai imparato da loro?   “Loro mi hanno trasmesso emozioni forti in pista ed io da casa ho imparato a ricreare quelle emozioni e farle mie, per poi riproporle a mia volte nelle mie serate”

Tu, come abbiamo rimarcato, non sei semplicemente un dj che in consolle si preoccupa di mixare i pezzi in scaletta, mi sembra che tu abbia una caratteristica specifica oltre a comporre praticamente tutte le musiche che proponi.      “Si, infatti io suono sempre e solamente in live. Ho una strumentazione che me lo permette, il “TRAKTOR”. Mentre mixo in consolle ci metto sempre del mio, quindi le tracce che propongo anche se non sempre sono mie produzioni, le rendo uniche e le faccio mie, con vari suoni o ritmi sovrapposti. E ancor più le mie produzioni! Completamente live, cioè suonate sul momento e usando la consolle come se fosse uno vero e proprio strumento. Non uso programmi di produzione musicale di nessun tipo. Chiaramente in questo modo diventa più difficile produrre delle tracce perfette e richiede anche più tempo.  Provi e riprovi finché non riesci a dare un senso musicale al tuo pensiero o al tuo stato d’animo, ad essere preciso al millesimo di secondo, e quando ci riesci, inizi a registrare. Di solito creo tracce che vanno dai 7-8 minuti. fino ai 12-15 in modo da dare la possibilità ai DJ che poi utilizzano le mie tracce, di scegliere da che punto suonarle e per quanto tempo”

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Ma come inizi a comporre, con che metodo?      “Chiaramente una traccia ha un inizio, una storia e una fine. Questi tre punti a mio parere devono essere rispettati in pieno per dare un senso a quello che fai. La caratteristica che mi contraddistingue è che suono anche le percussioni durante i miei live. Sia elettroniche che normali, tipo Darabouka o Jembe’. Essendo batterista ho pensato di unire le passioni e ne è derivato un perfetto mix musicale”  

Qual’è il tuo presente e il tuo prossimo futuro se è possibile parlarne?     “Il mio presente è direttamente correlato al mio futuro prossimo. Sebbene la mia vita sia sempre ruotata intorno alla musica, solo due anni e mezzo fa ho iniziato il mio percorso professionale come DJ; pertanto negli ultimi anni ho lavorato alla creazione di quello che sarà il mio futuro, ossia, mi sono impegnato ad innovare e produrre continuamente nuove sonorità, talvolta azzardando, senza mai perdere di vista quella che è la mia identità musicale. Come ho già detto, ovviamente ho avuto dei modelli di Dj, ma la mia musica appartiene a me, racconta chi sono, proprio per quello le mie produzioni sono completamente live. Avevo sempre sognato di fare della musica la mia vita. Un addetto ai lavori tempo fa mi disse che “sono un DJ nel DNA”,  anche se, nonostante la volontà, non mi si era mai presentata l’occasione di dare forma al mio progetto”

E cosa ha fatto la differenza allora?         “Ho incontrato quella  che è la mia attuale compagna. E’ grazie anche alle sue competenze professionali, al fatto di aver creduto subito in me e nella mia musica e alla sua caparbietà se sono riuscito a sviluppare il mio percorso e arrivare sin qua.”

E’ molto bello quello che dici e non sei il primo uomo che nella propria donna ha trovato un ottimo alleato       “E’ stato così. Pensa che solo dopo pochi mesi dal nostro incontro ha sottoposto ad alcune Major le mie tracce che hanno suscitato l’attenzione di due valutatori musicali di una nota etichetta discografica (di cui per ora non faccio il nome) e che mi hanno guidato nella giusta direzione, dimostrandomi fiducia e dandomi la carica giusta di cui il mio lavoro necessita”

Questo cosa ha sviluppato in te?      “Ho cominciato ad affinare il mio lavoro, il mio stile e la mia stessa vita è cambiata, ad oggi posso dire che di progetti in ballo ce ne sono tanti, ma il primo fra tutti è l’uscita del mio primo disco, che sarà in vendita nei negozi di musica delle principali città italiane.  Chiaramente il disco è solo l’inizio. Ma, un attimo, vorrei fare una piccola correzione. Nel mio futuro prossimo non ho progetti ma impegni, da portare a termine. La strada non è facile, ostacoli non ne sono mancati e non me ne hanno fatti mancare, ma io amo le sfide e non mi arrendo mai, in soli due anni e mezzo sono già soddisfatto di aver realizzato un disco ed in primis di aver trovato sulla mia strada persone che hanno creduto in me, nella mia musica”

Dimostri anche saggezza Alby e riconoscenza, doti non così scontate      “Io la penso così, così come penso che il successo di una persona, non è racchiuso solo in ciò che è visibile e tangibile a gli altri, ma anzitutto è morale; purtroppo in un’era di esibizionismo, molti credono di esistere come Dj solo perché si è presenti nel mondo del web (che per inciso non disdegno assolutamente), dico semplicemente che un Dj non si misura da quanto si espone o dai like ricevuti, bensì dalla sua musica, l’elemento portante, è importante venir fuori ma quando lo si fa concretamente, esattamente ciò a cui sto arrivando io”

E i tuoi sogni?  “Entrare nella Top100 DJs Mondiale e portare la mia musica in giro per il mondo”

Quant’è difficile farsi largo nell’ambiente?      “Credo che le difficoltà nel farsi strada siano legate un po’ a tutti i settori, ma nello specifico posso dire di non capire come mai fra molti colleghi non esista la sinergia o quanto meno la solidarietà, bensì un assolutismo totale, che a mi avviso non porta a nulla, se non a piccole chimere. Apprezzo invece la sana competizione e la trovo stimolante al fine di migliorarsi sempre. Infatti faccio mia la frase che dice “Lascio a gli altri credersi i migliori ed io non smetterò mai di migliorare”.

Gioie e dolori di questa professione, per te?     “Sicuramente richiede delle scelte che coinvolgono la vita nella sua totalità, ma come si suol dire, non è importante che sia facile, ma che ne valga la pena, e ne vale sempre la pena se credi in ciò che fai, ed io ci credo!!!”

Quanto tempo dedichi alla musica quotidianamente?     “Direi che non c’è un tempo, è la mia quotidianità!”

Qual’è il palco sul quale vorresti esibirti? E con chi vorresti condividere la consolle?    “Tomorrowland (Belgio) ed Ultra Music Festival (Miami), come Dicoteca L’AMNESIA (Ibiza/Spagna).  Condividerei volentieri la consolle con Richie Hawtin, Ricardo Villalobos, Sven Vath, Marco Carola e Joseph Capriati”

Il complimento migliore che abbiano fatto alla tua musica?     “Che è UNICA ed ESPLOSIVA, ma soprattutto INNOVATIVA per l’UNICITA’ del sound”

Infine: cos’è per te la musica?    “La musica è la mia essenza!!!”

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Ascoltarlo, per credere!