Dal forte valore trasversale questa nuova posizione professionale saprà davvero porre rimedio a quelli che oggi sono grandi focolai di diatribe, discordie e risse. La cronaca insegna che spesso queste scintille possono provocare azioni drammatiche. Allora perché non tentare un approccio diverso, oltre che amministrativo, legale, etc?

Il Legal Coaching  e la figura dell’avvocato 4.0 che lo esercita possono essere la soluzione.

A spiegarci i dettagli di questo approccio innovativo l’avvocato Sabina Bargagna dell’omonimo Studio Legale di Pisa

Innanzitutto ci descrive questo progetto?

Svolgo la professione di avvocato da 17 anni e ho conosciuto tante persone e tante storie, ho seguito lunghe cause giudiziarie per conto dei miei clienti, a volte con risultati positivi, altre con risultati disastrosi e inaspettati. Al di là dei risultati però la costante negativa dei ricorsi giudiziari resta il tempo eccessivo che occorre per ottenere giustizia con l’effetto che anche una sentenza positiva, troppo attesa, non strappa più il sorriso al tuo cliente. Così è diventata anche una mia frustrazione quella di non riuscire a dare una utilità effettiva al mio cliente in un tempo ragionevole e negli anni ho capito che non volevo continuare a svolere la professione di avvocato nella sua accezione tradizionale. L’Avvocato svolge anche un importante ruolo sociale, per me significa riconoscere le persone con i lori bisogni emotivi e relazionali, aiutarle e istruirle a non incorrere in problemi legali, sostenerle a risolvere eventuali problemi in un modo diverso, fuori dalle aule giudiziarie. Da qui nasce il progetto “Come evitare il Tribunale e fare centro” offrendo al cliente, con l’aiuto di altre figure professionali complementari, soluzioni pratiche, veloci ed efficaci.

Perché è considerata una novità?

La novità è il punto di vista e l’approccio alle questioni legali, innanzitutto, in un’ottica preventiva. Voglio mettere il mio cliente nella condizione di non aver bisogno di me. Come? Attraverso la madre di tutte le rivoluzioni, la conoscenza. Informare, istruire, fornire delle guide pratiche legali alla portata di tutti, in grado di tutelare la persona nel compimento di importanti attività, da svolgere in maniera autonoma, come ad esempio cosa sapere prima di un matrimonio (guida già esistente “Finché morte non ci separi?”) o prima di acquistare casa. Questa è la parte più innovativa della mia piattaforma web, la biblioteca legale in fase di implementazione, un vero e proprio e-commerce legale che auspico diventi un punto di riferimento per tutti quelli che vogliono puntare alla prevenzione. Oggi si cerca ancora di migliorare il sistema giustizia, informatizzando e riformando le procedure, ma il contenzioso rimane sempre alto e, in mancanza di una seria implementazione dell’organico dei magistrati, i tempi per ottenere una sentenza restano lunghi. La vera riforma è migliorare e incoraggiare sistemi e procedure che offrano soluzioni fuori dalle aule giudiziarie e devono essere percorse strade diverse e non affollare quell’unica strada che porta al Tribunale”

Come lavorerà il Legal Coach e chi lo interpellerà?

Il Legal Coach è un nuovo modo di svolgere la professione di Avvocato, e può essere attuato prima che un problema insorga o dopo, per cercare un approccio trasversale alla risoluzione di quella problematica giuridica. Nel campo del diritto di famiglia, per fare un esempio, si può ottenere la possibilità di risolvere le crisi familiari con procedimenti non contenziosi, grazie all’aiuto di figure professionali come mediatori familiari o psicoterapeuti che coadiuvano l’avvocato. Le persone, con questo innovativo approccio, ottengono risultati positivi, senza farsi male. Il legal coaching è applicabile a qualsiasi controversia, perché in fondo, dietro ogni posizione giuridica, ci sono le emozioni, le percezioni, gli interessi, insomma le persone. Non si può dirimere una controversia senza tenerne conto. Il legal coach affronta anche l’aspettavo emotivo”

E’ sullo stile ‘americano’, un approccio più trasversale

Quando ho fatto il corso di abilitazione come mediatore professionista alla Scuola Universitaria Sant’Anna ho conosciuto il mondo delle ADR (alternative dispute resolution) che fa parte della cultura americana già dagli anni 80. Ne sono rimasta affascinata, la potenzialità di risoluzione delle controversie è enorme, appunto un approccio diverso, trasversale”

Il condominio sembra essere il ricettacolo di controversie sempre più numerose e anche ‘violente’. E’ così in realtà?

L’esempio delle controversie condominiali fa ben comprendere cosa c’è dietro una disputa che dall’esterno può sembrare banale. Le liti tra vicini, infatti, esasperano sentimenti ed emozioni che riguardano una sfera molto intima delle persone, la propria casa, che rappresenta un luogo di protezione di ogni individuo. Se non si comprende questo, si rischia di tenere i propri i clienti in Tribunale e alla fine nessuno uscirà con il riconoscimento vero dei propri bisogni”

Ha già un polso della situazione relativamente all’utilizzo di un legal coach?

Assolutamente il legal coaching in ambito familiare sta già dando risultati sorprendenti. Le coppie che seguono percorsi di mediazione familiare nelle separazioni e divorzi, ne escono più forti e serene nonostante l’evento doloroso. Ma non solo. Anche nel mondo del business c’è bisogno di ricevere un’assistenza legale pratica e diversa. Il legal coach è un mentore in grado di suggerire all’imprenditore le strategie legali corrette per evitare i problemi giuridici. L’obiettivo è snellire e non frenare la dinamicità che un’azienda deve avere per produrre fatturato”  

Questa nuova figura possa, appunto, essere utilizzata anche al di fuori dei condomìni..

Si il Legal Coach è applicabile a qualsiasi controversia, in ambito ad esempio ereditario è molto utile nella risoluzione delle liti tra eredi. Quando due fratelli litigano su come spartirsi un patrimonio ereditario, la soluzione non può essere salomonica, c’è molto di più dietro”

Infine, ma non da ultimo, quali sono le qualifiche necessarie per diventare un Legal Coach?

“Il Legal Coach non è ancora una figura professionale riconosciuta in Italia, è più che altro un approccio allo svolgimento della professione di avvocato, che deve avere senz’altro competenze e conoscenze di mediazione e tecniche di ADR e coadiuvarsi di altre figure professionali che possono supportare l’aspetto emotivo e psicologico dei propri clienti, come appunto psicologi, psicoterapeuti, mediatori familiari. La sinergia con altre figure professionali è fondamentale nella ricerca di soluzioni complessive per il proprio cliente, anche un consulente finanziario, commerciale possono essere dei buoni alleati dell’avvocato -Legal Coach. Chissà magari il progetto crescerà e sarà lo stimolo per istituzionalizzare, a tutti gli effetti, il Legal Coach come figura professionale autonoma

Questa è libera

Mi piace parlare della conoscenza come una vera e propria rivoluzione perché qui si tratta davvero di cambiare la cultura e l’approccio alle tematiche legali. Bisogna pensare fuori dagli schemi, cogliere opportunità, trovare soluzioni diverse…solo così si genera un grande cambiamento, a beneficio di tutti”

Come non essere d’accordo!