C’è una piccola edicola a Carpi (Mo) la cui titolare, Graziella, persona fantastica, piccola, minuta, capelli corti brizzolati e occhi vivacissimi, esperienze attoriali, filosofie di vita e la voglia di parlare con la gente, ha appeso alla vetrina una “lavagnèèètta” sulla quale ogni giorno pone una domanda e i passanti (io ormai sono un’habitué) scrivono le loro risposte. Un circo di frasi che la titolare registra sulla pagina facebook “faceglass” arricchendo il supporto scritto con una breve intervista a chi decide di lasciare la sua ‘impronta’.

edicolante

Una delle ultime domande che ho letto passandoci davanti….per poi decidermi a tornare indietro e scrivere il mio pensiero sollecitava una questione ibrida “Sapere viene prima del conoscere o conoscere è il mezzo del sapere?“. Accidenti! Ho fatto capolino dalla porta e col mio solito sorriso e la penna in mano le ho detto che..io c’ero! E ho scritto che secondo me non si può sapere se prima non si conosce, è il conoscere che permette di comporre il nostro bagaglio del sapere. Ma lei non era d’accordo, cosa che ogni tanto ci accade benché si abbia una base comune di pensiero. Per lei il sapere veniva prima della conoscenza…e giù a discutere e giù a registrare……Lei registra ma io non sono mai riuscita  né a vedere né a sentire tutti questi ‘contributi’ che mi divertono un sacco. Che spettacolo le persone, noi, tutti, qando ci si lascia andare alla semplicità del vivere insieme agli altri. Poi, dopo il nostro scambio di idee, lei è rientrata nella sua ‘tana’ e io ho proseguito per la mia strada, quel giorno di sole. Ma il dilemma ha continuato a tenermi compagnia pensando che magari il mio punto di vista effettivamente poteva non essere quello giusto, ma più mi ci perdevo in quei meandri e più ne usciva integra la mia convinzione: prima la conoscenza, poi il sapere. La questione però mica si è conclusa lì..perchè qualche mattina dopo (che casualità!) mentre gusto il mio cappuccino seduta al tavolino di un bar, leggendo una rivista, d’un tratto capito su una riflessione di Marco Pesatori che scriveva sulle pagine di un mero di D di Repubblica “Vi fa piacere imparare in prima persona, non per sentito dire. Non è dalla teoria che fate seguire la pratica. L’uomo è sapiente non quando ha raccolto una serie interminabile di concetti, ma quando ha fatto esperienza della cosa. Avete imparato a non credere, sapete che conviente provare per sapere“…..

Comunque più ci ripenso, meno ci capisco!

1006299_503151823101220_1958809535_n

La “lavagnèètta” purtroppo è destinata a scomparire perché dopo tanti anni di attività Graziella lascia. Dal 25 ottobre subentrerà una nuova gestione che sembra non essere intenzionata a mantenere questa “attrazione”. Peccato…mancherà

sapere 1