‘Vivi la vita che hai mentre crei la vita che vuoi’.” Tanja

Anche in questo caso la mia convinzione ha trovato conferma nella storia di Tanja Lecci presente nei miei contatti Instagram. Come di certo ricorderete, se ogni tanto vi capita di seguirmi, sono sempre stata convinta, certa, direi, che dietro ogni nome si nasconda una storia da raccontare e che può essere di stimolo e d’esempio. Ognuno di noi è una piccola grande perla preziosa che riesce a racchiudere gioie e malinconie, percorsi di vita assolutamente unici, a volte, spesso, dolorosi, altre volte molto colorati e in tutte le storie di cui sono venuta a conoscenza, il massimo comun-denominatore è “il coraggio”, il coraggio di cambiare, di svoltare, di agire per essere migliori.

E così, un pomeriggio ‘Panichetta’ mi scrive un messaggio in cui semplicemente mi saluta e mi chiede come sto. Considerando che non la possiamo definire amicizia, la nostra, il messaggio mi ha stupito con piacere e ci siamo scambiate alcuni altri messaggi dai quali ho percepito qualcosa, uno spicchio di vita che potevo riportare, un bell’esempio. Ed eccolo qui.

Tanja ha solo 35 anni.. “ma ne ho fatti cambiamenti”, racconta.

Sono moglie da 8 anni e mamma di un bimbo di quasi 7…Di origine salentina, ma nata e cresciuta in Svizzera… Da quando avevo 20, forse anche un po’ prima, ho sempre lavorato in ufficio e per arrotondare uno stipendio medio basso, mi facevo qualche serata dietro al bancone dei bar…

A 22 anni la prima decisione, il primo vero cambiamento. Sono tornata nella mia terra natale, in Salento lasciando in Svizzera la mia famiglia, i miei genitori. Com’è stato lasciare la Svizzera e fare ritorno in Salento? Quanto tempo ci è voluto per rendere concreta l’idea o il desiderio di farlo?

A dire il vero io sono nata e cresciuta in Svizzera… ma sin da quando ero piccola i miei in Salento mi ci portavano 2-3 volte l’anno.. era sempre una tragedia per me tornare in Svizzera dopo le vacanze. Quando vedevo mia madre preparare le valigie, ero piccolissima eppure facevo dei capricci… per non parlare dei magoni e dei pianti che mi facevo quando dovevo andare a salutare i parenti a fine vacanza. Quando ero un po’ più grande invece ricordo che piangevo già all’andata. Perché pensavo che poi le vacanze sarebbero finite e sarei dovuta andare via un’altra volta. 

Il desiderio quindi di trasferirmi in Salento c’è sempre stato. La mia idea era quella di diplomarmi (cosa comunque che è andata per le lunghe per vari cambi di scuole) e poi andare via. Avere un diploma mi dava una sicurezza in più. Non tanto per quello che magari avrei potuto fare giù, ma per un eventuale mio rientro in Svizzera. La cosa è diventata concreta quando non se l’aspettava nessuno. Diplomata e un buon lavoro… e invece…. 

tornai dalle vacanze estive prima dei miei quell’anno perché dovevo lavorare. Arrivò a prendermi una mia amica all’aereoporto.. andammo fuori a cena e le dissi: io domani quando vado al lavoro dico che mi licenzio. 

Lei sapeva il mio pensiero ma non immaginava che potesse arrivare quel momento. E così feci. Il giorno dopo andai a lavorare e entrando in ufficio del mio capo le dissi che avrei preparato una lettera perché volevo andare via. La sera stessa chiamai i miei per informarli”

Per quattro anni ha avviato e mantenuto un’erboristeria e proprio grazie a quell’attività ha conosciuto colui che poi è diventato suo marito…

Da cosa nasce la tua passione per l’aspetto più naturale della vita?

È nata tardi… la cura per il corpo l’ho sempre avuta. Anche quando ero più piccola, non avendo YouTube come oggi con i tutorial, compravo i magazine per le giovani ragazze e li c’erano step by step, per esempio come preparare gli scrub a casa con cose naturali… o magari come massaggiare le gambe con la crema per riattivare la circolazione…. e io mi mettevo in in bagno e mi imbrattavo tutta. Mi piaceva molto” 

E come sei riuscita a trasformare questa passione in attività?

Quando dopo un anno che mi ero spostata in Salento  sicura di volerci rimanere, avevo deciso di voler aprire qualcosa per conto mio. Volevo anche rimanere nel mio piccolo paese però. E quindi ho pensato cosa mancasse e che cosa avrebbero potuto  apprezzare gli abitanti di quel paesino. E dopo una mia ricerca tra prodotti e calcoli decisi di aprire un’erboristeria. Bellissimo!!! Era diventato il mio posto magico. Dove ho imparato man mano che ci lavoravo tutto quello che era ‘il naturale!’ Fondamentalmente prima ero una semplice consumatrice attenta ad usare dei prodotti naturali. Una volta che però ero nel mio negozio ed ero io ad avere la responsabilità di decidere cosa acquistare per poi rivendere, la cosa si è fatta più interessante e quindi è arrivata la vera e proprio passione” 

Quali sono state le difficoltà che hai incontrato rientrando in Italia e quali gli aspetti invece migliori?

L’unica, ma grandissima difficoltà che ho avuto è stata l’enorme mancanza dei miei genitori e di mia sorella che avevo lasciato qui. Il trovarsi a casa da sola a volte era insopportabile. Alcune mattine non facevo nemmeno il caffè a casa per la tanta la malinconia che sentivo… e mi faceva male inondare tutta la casa del profumo di caffè e berlo da sola. Prima di andare a lavorare mi fermavo al bar per un espresso. Per il resto anche a detta delle persone che sapevano chi fossi, sembrava fossi lì da sempre. Mi ero abituata da subito alla vita un po’ più rallentata, agli orari lavorativi completamente diversi da quelli che erano i miei… ho avuto tanta accoglienza da subito da parte di tutti… parenti, amici e conoscenti. Finalmente il mare non lo guardavo più solo in foto ma quando avevo voglia, prendevo la macchina e andavo a 10 km da casa per vederlo e farmi una passeggiata. Avevo lontano la mia famiglia certo, ma mi sono vissuta come avevo sempre desiderato i rapporti con zii, cugini e nonna” 

Quali angoli della tua personalità hai attivato per rendere positivo il tuo trasferimento?

Sono sempre stata una persona testarda e determinata. So quello che voglio ma soprattutto quello che non voglio. A quei tempi sapevo di volermene andare e non sopportavo le voci che mi dicevano che non ce l’avrei mai fatta… che sarei tornata qui dopo poche settimane. Diciamo che sono anche molto orgogliosa. A volte era davvero difficile per tanti motivi ma non avevo nessuna voglia di mollare. Avevo tanta voglia di cambiare vita e modo di vivere. E il costante pensiero negli anni mi ha fatto prendere poi la decisione definitiva di andare e provarci” 

Purtroppo al sud le cose, comunque e come si sa, lavorativamente, non sono facili e non stava andando come avrebbero desiderato,  Tanja e il suo compagno. Quindi per la seconda volta decide di fare un nuovo cambiamento, anche se non inedito, in questo caso, perché bagagli alla mano, è tornata in Svizzera, con lei anche l’amore della sua vita. Prima per una vacanza con lui, poi in maniera stabile.

Ma chi ha davvero preso la decisione di rientrare in Svizzera? Quale l’elemento determinate che ha messo in moto l’ipotesi di un nuovo cambio di residenza?

“Eheheeh. Non l’ho deciso io! Un bel giorno nel mio negozio entrò un’affascinante rappresentante. 

Lui oltre ad essere rappresentante aveva anche un’erboristeria ma a diversi chilometri da casa mia. Ci frequentammo per un periodo e poi dopo un annetto circa gli chiesi di venire con me in Svizzera per una vacanza e per stare un po’ con i miei. Anche se la vita qui è molto diversa dal sud Italia lui ne rimase affascinato. Dal paesaggio, all’organizzazione di questo Paese. Al ritorno abbiamo parlato un po’.. abbiamo fatto un confronto. Di come avremmo potuto vivere in Salento e cosa invece avremmo potuto fare qui in Svizzera. Volevamo andare a convivere. Quindi in tutti i casi qualcuno doveva spostarsi per andare dall’altro. E lui quindi mi propose proprio chiedendomi esplicitamente cosa ne pensavo di trasferirmi con lui in Svizzera dato che sarei anche tornata dalla mia famiglia. Lì per lì  rimasi un attimo scioccata. Mi ero inserita bene, ero abituata all’idea della mia famiglia lontana. L’unica cosa che in quel momento ci disturbava era il fatto di avere due negozi che fondamentalmente non andavano bene come speravamo. Ne abbiamo parlato con i suoi, poi con i miei… e alla fine abbiamo deciso che per un futuro migliore e per creare una nostra famiglia la cosa giusta da fare era trasferirsi in Svizzera insieme. Abbiamo chiuso i nostri negozi, siamo tornati qui per trovare casa e comprare mobili.. e nel giro di pochi mesi abbiamo iniziato la nostra nuova vita qui. 

Mio marito (allora non eravamo ancora sposati ma eravamo già tornati con l’idea di fare subito anche quello) ha iniziato a lavorare subito nella ditta edile di mio padre. Un punto e nostro favore. La sicurezza di avere un lavoro ti fa fare un passo così grande con uno spirito diverso. L’unico problema che poi nel tempo è rimasto, è che ci siamo riavvicinati alla mia famiglia ma ci siamo allontanati dalla sua. I suoi vivono giù e quindi ogni momento è buono per andare in Salento per trovarli e trascorrere del tempo con loro”

E’ stato complicato rientrare in quel contesto di vita e lavorativo?

“Tornare ad una vita lavorativa è stato più complicato. Seppur nata, cresciuta qui e con passaporto svizzero, ho fatto fatica a ritrovarmi. Ormai ero uscita dal giro. Ho provato a ricontattare i miei ex datori di lavoro, fatte mille ricerche, inviato non so quanti curriculum. Ma ormai ero tagliata fuori. Nel frattempo facevo dei corsi e degli stage per migliorarmi e speravo insomma che qualcosa uscisse fuori. Dopo il matrimonio poi, sono rimasta incinta quasi subito e quindi mi sono vissuta la mia gravidanza in modo sereno e dal momento che ero a casa appunto mi preparavo psicologicamente a diventare mamma. 

Durante questi mesi poi ho conosciuto una ragazza, ora mia carissima amica, che mi ha proposto di entrare a far parte del suo team come consulente di cosmesi fresca e integratori vegani ed ecosostenibili. Non ho accettato subito perché appunto ero concentrata sulla mia gravidanza… ma una volta documentata su quello che erano prodotti, qualità, filosofia dell’azienda, piano provvigioni… mi sono iscritta subito e ho iniziato questa nuova avventura che tutt’ora fa parte della mia vita.

A differenza dell’erboristeria è che non ho corso rischi né spese. Non ho un negozio effettivo ma solo uno shop on Line, non ho magazzino… non ho un affitto di un negozio. Perché non provare. Il lavoro che faccio ora è quindi usare dei prodotti efficaci ed ecosostenibili, consigliarli e portare le persone a fare lo stesso. È un’attività che se ci metti costanza e determinazione può darti tante soddisfazioni.. e poi comunque ricordiamo che era ormai diventata la mia passione. Quindi ho approfittato di questa occasione per fare quello che mi piace ma senza rischi

 I tuoi come hanno vissuto tutto il tuo percorso?

I miei sicuramente inizialmente hanno avuto un grande dispiacere. Credo anche delusi da un certo punto di vista. I figli è giusto che quando arriva il momento vadano via di casa. Ma io stavo facendo la scelta al contrario.. stavo mollando ogni cosa per andare magari a trovare niente. Era tutto un gran punto di domanda. I miei sapevano che io avevo questa idea da anni ormai. Ma non penso si aspettassero che prima o poi avrei fatto davvero questo passo. Non mi mancava niente in Svizzera. Avevo loro. Un buon lavoro. Vivevamo tutti insieme ed ero economicamente indipendente. Anche se quindi sono partita che loro erano piuttosto preoccupati e un po’ contrari a questa mia scelta, mi sono stati sempre vicini. Non mi hanno mai mollata. Sostenuta sempre. E supportata. Anche economicamente. Questo lo devo dire, senza il loro aiuto non ce l’avrei mai fatta. Il patto con mio padre era che io lavorassi e indifferentemente dal mio guadagno lui mi avrebbe aiutato. Questo giustamente per rendermi responsabile e non fare una vita in vacanza a 22 anni. Penso che sia stata la cosa più giusta che lui mi abbia insegnato”  

E per il tuo compagno (ora tuo marito) com’è stato il trasferimento?

“Come dicevo prima, per mio marito, che aveva proposto lui di tornare in primis, è stato tutto molto naturale. Da subito avevamo la nostra casetta, da subito ha iniziato a lavorare… si è integrato molto velocemente. Anche grazie al suo carattere. Estroverso e una grande capacità di adattamento. Anche se poi ovviamente torna sempre volentieri in Salento” 

C’è un messaggio che vuoi condividere con gli altri?

Io sono stata molto fortunata perché ho avuto un grande appoggio da parte di tutti… i miei genitori prima di tutto, i miei amici, i parenti.. tutti. Penso però che per via della mia determinazione anche se fossi stata da sola e quindi con mille difficoltà in più, avrei trovato il modo per poter comunque realizzare questo mio sogno. Era un pensiero fisso da troppi anni. E i pensieri fissi prima o poi  si realizzano. Sia quelli belli che quelli brutti. Ora sono in un punto della mia vita dove sono abbastanza stabile. Anche se ho mille idee e mille altri sogni che vorrei realizzare… Piano piano… 

come diceva qualcuno e come piace ripetere a me… 

‘Vivi la vita che hai mentre crei la vita che vuoi’.”