Come già scritto da qualche parte, un’amica, con una punta di stizza, tempo fa mi disse che sembra che per ogni cosa della vita,  io abbia un’esperienza…ah ah..meno male no! Sarebbe terribile se davvero avessi esperienze in tutte le questioni della vita, ma di certo posso dirmi fortunata perchè ne ho conosciute e vissute tantissime, apprezzando, oggi, anche quelle più difficili o deciamente sofferte. D’altronde che colpa ne ho se già dai tre o quattro anni la mia famiglia ha cominciato a viaggiare in lungo e in largo per l’Italia, grazie e purtroppo, alla professione di mio padre. Sono convinta che imparare a conoscere, provarsi, affrontare, confrontarsi, perdere e vincere, vedere persone e posti sempre nuovi, sia meglio…che One! direbbe uno spot tv…Non ci si fossilizza, gli orizzonti si aprono, le idee possono spaziare a 360 gradi ed essere sempre in ebollizione. Accidenti, sì, quante esperienze fatte. Per forza, ogni persona che si incontra è di per sè uno stimolo diverso, ogni situazione ti mette in gioco in modo diverso, ogni sconfitta non prevista dalla culla dove molti, volutamente, stanno per anni piuttosto che sbirciare oltre la porta, è un mattone in più nella crescita personale. E ogni vittoria ha un sapore speciale che dipende solo da te, da come sei riuscito a superare le prove in ambienti spesso anche ostili oppure, solamente nuovi, inediti, mai conosciuti prima.

Ebbene dopo questa anche troppo lunga introduzione, arriviamo a noi…perchè pensavo appunto di aver già provato tanto che non immaginavo proprio assolutamente di affrontare un sentimento nuovo all’annuncio del matrimonio di mio figlio. E’ stato esattamente così e quanto mi sono stupita nel sentire questa strana cosa percorrermi il cuore. Anticipo che non si è trattato di gelosia per il distacco del figlio maschio, ma qualcosa di più grande e certamente non meschino. Io e mio figlio abbiamo uno splendido rapporto, passato più volte al tritacarne, attraverso tante fasi, alcune di grande lacerazione. Ma ogni volta le abbiamo superate e non è mai mancato il respetto reciproco. Il mio sarebbe stato scontato, come genitore, non certo quello di un figlio e di lui, invece, anche nelle maggiori esasperazioni, ho sempre visto e ammirato il  controllo,  quello che ha sempre permesso di non perderci il rispetto reciproco. Uno sforzo che leggevo anche in piccolissime frazioni di secondo. Una prova di forza su se stesso che mi ha provocato una immensa emozione.

Quando mi ha comunicato l’intenzione di sposarsi ne sono stata felicissima, io credo nel matrimonio, nella forza della famiglia, nella decisione di responsabilizzarsi nei riguardi della persona che si ama. Ma un sentimento nuovo, come ho raccontato alla mia grande super prossima nuora a tutti gli effetti, è stato spiazzante. Ho capito d’un colpo che mio figlio era pronto ad un nuovo taglio del cordone ombelicale, sì, un altro dopo quello adolescenziale. Ho capito che è arrivato il momento in cui volerà alto da uomo adulto, che avrà la sua nuova famiglia, che quando avrà bisogno di consigli non solo si rivolgerà alla compagna (come attualmente già avviene), ma che io stessa, già poco invadente come mamma, dovrò fare un passo indietro. Lo spazio del mio essere ‘mamma’, subirà naturalmente un cambiamento…”Lo sto perdendo”…ho pensato all’improvviso, ma immediatamente dopo, mi sono resa conto che è quello che è giusto che avvenga nella massima serenità e felicità e rispetto (questa è la mia parola del Cuore).

Perchè, checchè ne dicano su convivenza e matrimonio, non sono la stessa cosa, il senso è diverso. La convivenza nasconde sempre un senso precario della coppia, veloce nel risolversi, anche se gli interessati non lo ammetteranno mai. Certo anche i matrimoni si sfasciano, divorzi e separazioni sono all’ordine del giorno, ma forse non è proprio perchè c’è questa strana e comoda confusione che viaggia tra l’idea della convivenza e quella del matrimonio? Lo stesso Costanzo…ebbe a riflettere..(e lui di mogli qualcuna ne ha avuta) sul matrimonio “perchè presentare la persona che ti è a fianco come..come cosa…amica? fidanzata? morosa? compagna? donna? Deprimente…Molto meglio, Moglie”

Mi toccherà telefonare di meno, insomma, al mio…bambino, dopo il matrimonio, ho già capito!