“L’apparecchio fotografico è una specie di professore: mi insegna a capire il mondo, a vedere come le cose si mettono insieme. Mi insegna a ricordarmi del passato perché mi fa guardare indietro. Obbedisco di tanto in tanto, ma non sempre. E’ come una persona”
(Arno Rafael Minkkinen)

Andrea Belluti è un fotografo emiliano, nato a Correggio, nel reggiano e che attualmente vive a due passi da Modena, fuori però dall’ingranaggio della città. A portata di obbiettivo un sacco di Paesi nel mondo, iniziando a viaggiare all’eta’ di 19 anni. Da allora il viaggio lo ha portato in tutta Europa, Stati Uniti, Costa Rica, Panama, Venezuela, India,Nepal, Vietnam, Cambogia, Thailandia, Malesia, Australia , Israele, Sri Lanka, Myanmar , Marocco ,Tunisia ,Tanzania, Zanzibar per periodi piu’ o meno lunghi.
Domani, venerdì 22 aprile ripartirà per l’ennesimo viaggio, questa volta la destinazione è l’Iran ed è così che mem lo ha raccontato.
L’idea di un viaggio in Iran nasce da un’attrazione verso il mondo islamico che , probabilmente , non riesco a spiegare. Senza dubbio l’Iran rimane un ricordo di tanti anni fa: ero solo un ragazzino nel ’79 quando lo Scia’ venne rovesciato dalla Rivoluzione ma , ricordo molto bene, quelle immagini che allora in bianco e nero arrivavano sulla televisione nella cucina dei miei genitori. Poi non so perché, da allora , essendo la storia una delle mie materie preferite , mi colpirono le gesta di Dario, Serse, Ciro il Grande. Sintetizzando credo che questo paese meriti di essere attraversato. Ed e’ proprio questo che , pianificando il viaggio,avrei voluto fare : attraversarlo via terra , utilizzando mezzi pubblici come il bus o il treno ; mezzi che , lentamente , facciano comprendere cosa un Paese celi dietro alla rappresentazione ufficiale che i media ne danno. Insomma un viaggio sulla strada e dalla strada ; gente comune, uomini della strada, famiglie, studenti ,artigiani. Quello che l’umanita’ dovrebbe dire o potrebbe dire : attraverso il contatto con essa e con le loro storie , strappare i cliche’ che ognuno di noi si e’ costruito.

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Il viaggio sara’ relativamente breve, ma intenso : partendo da Teheran giu’ a sud verso Yazd, la citta’ delle torri del vento, poi Shiraz , terra di poeti , le rovine di Persepoli e Pasargade, Nain con i suoi tessitori di tappeti, Esfahan la citta’ chiamata l’altra meta’ del mondo; ed in mezzo a tutto questo piccoli villaggi , il deserto, le montagne e l’architettura persiana”

E “gallinainfugasarà il suo diario di viaggio, ogni giorno, connessioni permettendo Andrea mi invierà foto e impressioni. Sarà fantastico!

foto andrea belluti