La soddisfazione maggiore è veder andar via il tuo pubblico soddisfatto” Manuela Veronesi

musei rimini 1 foto Veronesi

E’ con un vero piacere che noto quanto stiano cambiando i tempi. E lo dimostrano le file infinite davanti a mostre e musei, allo stesso Expo, due anni fa che invase Milano in un modo talmente inaspettato….

Così, poco meno di due mesi fa, ho ricevuto un comunicato in cui veniva presentato un progetto, per me particolarmente interessante. I motivi tra i più vari, non da ultimo il fatto che riguardi la città in cui ho passato la maggior parte della mia vita, o quella più significativa, che ho lasciato…ahimé…5 anni fa e che conosco davvero molto bene, Rimini. E proprio per quest’ultimo motivo sono consapevole del valore artistico e culturale di questa città, già porto romano di grande rilevanza. A Rimini si incrociano mille strade, dalle più antiche a quelle più moderne..un piccolo ombelico d’Italia dove si respira..il Tempo.

Il comunicato si riferiva appunto all’iniziativa ‘Musei in Contes(x)t:raccontare l’indicibile nei musei’. E’ in quest’ottica che i Musei di Rimini hanno organizzato, tanto per gradire, due visite speciali, una sabato 20 maggio e l’altra la domenica a seguire, il 21. Tra i curatori Manuela Veronesi, la mia ospite in questa occasione, che da diversi anni fa parte di un pool di collaboratrici e collaboratori esterni al museo, selezionati con apposito bando e che hanno il compito di condurre gli incontri didattici e i laboratori in occasione della visita di scolaresche durante l’anno scolastico – come mi ha spiegato la stessa curatrice che,  “Essendo guida turistica abilitata capita che mi occupi anche di gruppi di visitatori adulti, o stranieri. Da parte del servizio cultura e musei c’è poi il riconoscimento delle capacità specifiche di ciascun collaboratore e negli anni si è instaurato un buon rapporto di comunicazione che mi permette di presentare proposte specifiche per alcuni eventi, come quello della festa dei musei appena trascorso, e di contribuire alla progettazione di visite tematiche qualora necessario”

Come elabora l’idea di un evento, cioè come lo ‘inventa’? Quali sono i suoi punti di partenza per poter arrivare ad una manifestazione che possa raccogliere più interesse possibile?       “Di base deve sempre esserci la conoscenza del territorio. Delle sue specificità, degli studi, del potenziale. L’aggiornamento sistematico è sempre fonte di stimoli e fucina di idee, anche lo studio delle buone prassi, degli eventi che hanno funzionato in passato o che sono stati proposti con successo possono essere fonte di ispirazione. Tutto va poi modellato sulle personali capacità: io propendo per una tipologia di visita narrativa, non troppo didascalica, in cui ci si può permettere una battuta, e nelle mia esperienza questo è apprezzato dagli utenti, che non partecipano ad una lezione frontale ma ad una chiaccherata amichevole (ma corretta nelle sue informazioni).  Alcune volte è il contest proposto dal Ministero, per la festa delle famiglie al museo, la notte dei musei o altro che restringe il campo. Successivamente si pensa al target di riferimento, lavorare con adulti non è la stessa cosa che lavorare con gli studenti. Tra gli adulti poi i gruppi del tipo “Amici dell’arte” sono diversi dai Cral o dai turisti in vacanza. Pubblici diversi si aspettano incontri differenti. Poi si decide l’orario migliore per incontrare le esigenze del pubblico, compatibilemnte con l’orario di apertura dei luoghi che si vogliono visitare. E poi bisogna studiare. Sviluppare un’idea in questo caso significa stare molto tempo sulla carta e molto per le strade”

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A questi porposito come sono andati i due ppuntamenti di maggio, quello di sabato 20 “Eros e Dioniso:l’amore secondo i Romani” e quello di domenica 21 “Rimini razionalista.Passeggiata culturale sulle tracce di un passato recente”?    Direi che sono andati molto bene. La biglietteria dei musei civici ha ricevuto molte domande di informazioni e alcuni utenti non prenotati non hanno potuto partecipare alle visite guidate. La sfida era veramente interessante: il Ministero aveva proposto un contest dal titolo: L’Indicibile al Museo. Il weekend si prospettava molto caldo, con il rischio che i Riminesi affollassero le spiagge e disertassero l’evento. Avevamo posti limitati, l’evento era gratuito, i temi inusuali. L’eros ed il Razionalismo non venivano affrontati da tempo in città. Per domenica in particolare mi sono anche ricollegata al progetto europeo di Rotta Culturale ATRIUM, specialistico sui totalitarismi, cui la Romagna partecipa. L’incontro “vietato ai minori” poi è stato particolarmente intrigante. Entrambe le colleghe che hanno condotto gli eventi, e che hanno collaborato nella definizione dei dettagli, sono delle professioniste. Se gli incontri sono stati un successo è merito anche di Erika Tonni e Rita Bambini, che hanno saputo coinvolgere il pubblico”

Quale la soddisfazione maggiore?       La soddisfazione maggiore è veder andar via il tuo pubblico soddisfatto. Saper che hai fatto del tuo meglio va bene, ma sentirselo dire, essere avvicinata dalle persone che ti dicono: – sa, questo non lo sapevo – : – il tempo è volato – o che ritrovano nelle tue parole parte dei loro ricordi di giovinezza significa che l’evento è stato ben costruito. Che territorio, cultura, utenza e operatore hanno fatto una magia. E questo è bello”

E quale invece il punto debole su cui poter lavorare eventualmente in un’altra occasione?       “Ogni occasione ha il suo target di riferimento, il suo pubblico, in relazione al contesto, a un evento particolare, a una ricorrenza ecc.. Certamente la sfida più intrigante è quella di coinvolgere gli adolescenti, incrociando i loro interessi e le loro attese. Un’altra sfida è quella che  vede i Musei impegnati nell’attrarre il turismo balneare facendo partecipe delle ricchezze artistiche del centro storico. Rimini e l’entroterra hanno grandi potenzialità, ma senza condivisione degli obiettivi molti sforzi risultano vani. C’è poi sempre il tasto dolente dei finanziamenti alla cultura, che vengono sistematicamente ridotti. Come dicevo all’inizio senza studiare non si può fare una progettazione efficace, e studiare è tempo speso a “lavorare” in questi casi”

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Come può descriverci i Musei Comunali di Rimini? Che valore hanno e quali sono le loro specificità?        “I Musei Comunali di Rimini rappresentano una realtà composita con sedi espositive permanenti (Il Museo della Città “Luigi Tonini” con la Domus del Chirurgo, Il Museo degli Sguardi: Museo delle Culture Extraeuropee) e sedi destinate a esposizioni temporanee (FAR-fabbrica arte rimini, Ala moderna del Museo della Città, Galleria dell’Immagine….). Il Museo della Città e la Domus del chirurgo (nota a livello internazionale grazie al più ricco corredo di strumenti chirurgici e farmaceutici dell’antichità) raccontano la storia del territorio riminese e della Città dalle origini (circa 1milione di anni fa) agli inizi del Novecento. Il patrimonio archeologico e artistico, frutto degli scavi e di opere sopravvissute a chiese ed edifici ora distrutti, documenta la storia di Rimini, un’eredità che si lega ai monumenti simbolo della città romana, della signoria malatestiana e dell’età moderna. Come giustamente ha detto Giancarlo Dall’Ara, dell’Associazione dei Piccoli Musei: “chi dà vita ad un museo sono le persone, chi accoglie sono le persone, chi fa tornare i visitatori, chi divulga, chi conserva e tutela, sono le persone”

Ed ora parliamo del futuro prossimo. Si lavora già ad altri appuntamenti? Oppure i giochi sono fatti?      “Varie e diversificate sono le proposte che attraversano l’estate (a iniziare dalle manifestazioni in occasione dei 600 anni dalla nascita di Sigismondo Malatesta che hanno preso l’avvio proprio ieri). Per restare in tema di visite guidate è in uscita, questione di giorni, un programma che propone fra  fine giugno e fine agosto un calendario di itinerari ancorati alle aperture serali nei mercoledì sera estivi. Adulti e bambini sono invitati a scoprire storie e percorsi raccontati attraverso personaggi e opere del Museo e della Città, i bambini potranno ritrovarmi coi percorsi di MiniRimini, le proposte per adulti saranno interessanti. Già si sta lavorando per le attività autunnali e invernale che avranno nell’edizione del Festival del Mondo Antico aggiornata al 7 dicembre, giornate dedicate alla Domus del Chirurgo  (e non soloI) a 10 anni dalla sua inaugurazione (7 dicembre 2007). Per Rimini questo è l’anno degli anniversari”

Per concludere Manuela, una sua riflessione…       “Nonostante le difficoltà legate alla crisi che investe anche il mondo della cultura i Musei di Rimini alimentano un’attività di ampio spettro che ha i suoi momenti maggior prestigio in appuntamenti con cadenza programmata quale l’annuale Festival del Mondo Antico (che si tiene dalla fine degli anni ’90), la Biennale del Disegno (nel 2018 alla sua terza edizione) e l’autunnale ciclo di incontri “Mente locale” aperto a tutta la cittadinanza. Lo staff dei Musei Civici, io e tutti i collaboratori siamo impegnati nell’offrire sempre proposte interessanti, la pagina facebook dei musei di Rimini (@museicomunalirimini) e il sito internet sono costantemente aggiornati (http://www.museicomunalirimini.it). Essere informati è facile, se vorrete partecipare alle iniziative gratuite o a pagamento, le porte dei musei sono aperte. Mi piacerebbe che sempre più si diffondesse la consapevolezza che visitare un museo non significa trovarsi davanti oggetti che non esistono più…muti… i musei sono storia viva, anche i mosaici e i lapidari possono raccontarci storie interessanti. Conoscere quello che è stato poi ci permette di crescere, di imparare dagli errori, di replicare le buone prassi – lo diceva Aristotele – ed anche, perchè no, combattere la paura, che è sempre figlia dell’ignoranza”

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