Parafrasando una canzone di Vasco Rossi, “C’è chi dice….” che “Like a Virgin sia la canzone simbolo di Madonna”. Certamente il brano, al di là di ogni considerazione, è davvero un ricettacolo di simboli, nel testo e nelle immagini de video.

Un brano che ha una storia alle spalle e un percorso, da quando è stata offerta all’estrosità di Madonna, che non si è ancora concluso. Tante infatti le cover, le rivisitazioni, i richiami, le presenze in scaletta nei tour dell’artista italo americana.

Intanto per mettere qualche puntino sulle ‘i’, il brano è stato scritto nel 1983 da Tom Kelly e Billy Steinbeck, su un’esperienza di vita di quest’ultimo come da lui stesso raccontato nel corso di alcune interviste e quindi non è stata scritta su Madonna, per essere interpretata da lei, né è stata scritta pensando ad una interprete femminile. Il duo di autori per un anno cercò, pensò, valutò parecchi artisti a cui affidare la sua ‘creatura’. Una ricerca che evidentemente non aveva fruttato, se dopo tanto tempo fu ascoltata da un discografico della Warner Bros che pensò subito a Madonna, evidenziato immediatamente le potenzialità dell’ambiguità del testo, interpretato da un personaggio come la Ciccone, decisamente ‘alternativa’ si direbbe oggi, che nell’ambiguità e nell’eccesso si stava già muovendo. Alla Warner Bros sembrò il ‘matrimonio’ perfetto. E non sbagliarono! Anche l’idea del matrimonio rimase legata indissolubilmente al pezzo grazie al video clip che in seguitò accompagnò la canzone.

Like a Virgin” sollevò, come molti ricorderanno, molte polemiche proprio per i sottintesi e le allusioni che da una parte il testo suggeriva e dall’altra l’interpretazione sensuale di una giovanissima Madonna.

Mi piace fare allusioni – confessò.. candidamente… l’artista – e mi piace l’ironia, mi piace il modo in cui le cose possono essere viste su diversi livelli”

Il risultato fu un vero successo, addirittura da parte della critica secondo cui “Like a Virgin” poteva essere considerata la canzone simbolo di Miss Ciccone.

Il pezzo è stato eseguito la prima volta dal vivo agli MTV Video Music Awards nel 1984

Ed ora arriviamo al video, firmato dalla regista Mary Labert che scelse come location Venezia e solo da lontano lo skyline di New York che si allontana. Ovviamente anche le immagini trasudano simbolismi e illusioni, che si muovono in una città di per sé misteriosa, magica, silenziosa. Due sono le immagini che interpreta Madonna, una dance che la vede ballare a bordo di una gondola mentre sfiora ponticelli e calle navigando lungo i canali veneziani. Il look è quello che le si conosceva, un po’ punk, un po’ dark, trucco e gioielli. L’altra invece più erotica, in abito da sposa mentre attraversa alcuni dei magnifici saloni di Palazzo Zenobio. Oltre all’abito da sposa, un simbolo certo, crocefissi al collo (come ormai ci ha abituati a vedere addosso a lei), compare anche un leone (sembrerebbe dal vivo, lì con lei sulla scena, per come la stessa Veronica ha raccontato: “Il leone non fece nulla di ciò che avrebbe dovuto fare e io sono finita con lo stare di spalle a un pilastro e con la testa fra le gambe. Pensai che stesse per mordermi così alzai il velo e abbassai lo sguardo. A quel punto l’animale emise un enorme ruggito. Mi spaventai così tanto che il mio cuore cadde nelle scarpe”), oltre ad una figura maschile con sul viso una maschera da leone.

Anche il video fu un successo. Ricevette 3 nomination agli MTV Video Music Awards nel 1985 per la miglior cinematografia, per la migliore fotografia e per la migliore coreografia e nel 2000 ricevette un premio dalla celebre rivista Rolling Stones mentre MTV la posizionò in quarta posizione nella classifica delle 100 migliori canzoni pop dell’anno.

A proposito dio MTV Awards, indimenticabile l’interpretazione a 4 della canzone

Ma il brano sembra aver colpito molto, viste le volte che è stata reinterpretata o citata, come nel caso del film ‘Moulin Rouge’ in cui Jim Broadbent e Richard Roxburgh ne eseguono una versione in stile musical

Ma proprio perché il testo si presta a tante interpretazioni e a tanti punti di vista, fu intensamente interpretata anche da Suor Cristina, indimenticabile vincitrice di una edizione di The Voice of Italy