E oggi, 17 settembre, di anni ne compie 53 con tanta grinta da vendere. E chi ha assistito ai suoi concerti può averne avuto conferma.

https://www.instagram.com/p/B7gePAbDtrg/

La notizia più fresca che riguarda l’artista è la sua partecipazione al recente Festival di Venezia in quanto interprete di un brano della colonna sonora del film “American Night” firmato dal giovane regista italiano Alessio Della Valle che ha firmato anche la sceneggiatura della pellicola. Non ha mancato di emozionare esibendosi sul palco del Campari Boat-In Cinema

Una Venezia che, indipendentemente dal festival, non manca di far innamorare chiunque la visiti, come la stessa Anastacia ha confermato attraverso alcuni post sui suoi profili social

https://www.instagram.com/p/CTt7IrhNo8e/

Un felice ritorno al live dopo che lo scorso anno, a causa della pandemia, non ancora alle spalle, tutti i progetti live sono stati tutti sospesi.

Ed ora con uno sguardo al recente passato si trovane alcune tracce (due in effetti) di cui è possibile dare conto. Innanzitutto il 6 dicembre dello scorso (2019() la nostra straordinaria Anastacia ha esordito nel musical “We Will rock you”. Il debutto è avvenuto davanti a 5mila spettatori dell’Afas Live di Amsterdam

Ho fatto Anastacia per un’intera carriera – ha raccontato l’artista nel corso di una intervista – Oggi, a interpretare un ruolo in musical, sono emozionata come una debuttante. Ma non poteva capitare opportunità migliore. Ho avuto l’onore di cantare con Brian May e Roger Taylor, gli storici chitarrista e batterista dei Queen, e adoro la loro musica, trovo sia il miglior rock di sempre. Appena Brian ha saputo che avrei cantato Killer Queen era estasiato».

L’altro aspetto in cui anche Anastacia si è spesa molto è quello legato alla pandemia. Tanti i post sui suoi profili social che hanno invitato a comportamenti corretti, ad essere consapevoli del momento, come in questo datato 16 luglio 2020

https://www.instagram.com/p/CCtTjicjpkX/

Vi prego, andiamo gente. Non è chiedere molto, per aiutare la discesa della curva dei numeri legati alla diffusione del virus, indossando una maschera. Nessuno sta dicendo che indossare la mascherina è efficace al 100%.  Ma perché tutti noi indossiamo le cinture di sicurezza in auto? Perché salva vite. Perché abbiamo smesso di fumare all’interno degli edifici? Perché salva vite. Non tutte queste azioni di prevenzione possono certamente fermare tutte le morti. Ma possono aiutare.

Diciamo che non indossi una mascherina, ti ammali e devi andare in ospedale. Sono sicuro che ti aspetti che i dottori ti aiutino, giusto?
Perché dovrebbero aiutarti? Quando non li hai rispettati. Stanno sacrificando le loro vite in questa pandemia, ma il tuo non indossare una mascherina !!! Non è giusto, del tutto scortese e disumano non indossare una mascherina. È così semplice.

Ok, fammi mettere la cosa in prospettiva. Come ti sentiresti se i tuoi familiari o amici morissero a causa del Coronavirus perché tu o qualcun altro non indossavate una mascherina?  Questo avrebbe effetto. Basta guardare il numero di persone negli ultimi 6 mesi che sono morti. Quasi 600.000 morti!!!!!! E non abbiamo una cura. Questo virus è qui e dobbiamo conviverci per ora”

Il 20 marzo 2020 invece Anastacia ha voluto ringraziare con un altro post gli italiani per aver scelto un suo brano come inno e interpretato dalle finestre e dai balconi durante il lookdown

https://www.instagram.com/p/B9zqYUMD72p/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=embed_video_watch_again

con questa dicitura: “Mi sono veramente commossa vedendo il video di tanti fantastici italiani che cantano la mia canzone. Da ogni balcone posso sentire la vostra passione e la vostra forza che resiste a questa terribile pandemia che sta mietendo così tante vittime. Voglio dire a tutti gli italiani, le famiglie, gli amici e tutti i vostri vicini che sono grata a tutta l’Italia per aver mostrato al mondo cosa vuol dire veramente essere dei sopravvissuti”

Ed ora torniamo sulle tracce della carriera e della vita della rocker americana.

Personalmente amo molto leggere biografie, riescono sempre a sorprenderti e offrirti del personaggio raccontato, molteplici sfaccettature, alcune volte inedite, altre poco raccontate com’è nel caso della nostra Anastacia, nata a Chicago e un po’ figlia d’arte, mamma attrice a Broadway e padre cantante che si esibiva nei locali della east coast.

Per Anastacia come per alcuni altri artisti, ma non per tutti, la sua vita privata è entrata prepotentemente in quella professionale e purtroppo spesse volte ne ha deciso tempi e mutazioni. Partendo comunque da un dato certo, gli inizi della sua carriera sono stati difficili, complicati secondo lei da un avvio tardivo rispetto a quelli della sua generazione, da alcuni discografici che non riuscivano a incasellare il suo genere musicale e il suo essere fisicamente tanto diversa da ciò che invece portava ad immaginare la sua forza vocale, quasi una stonatura nella visione totale.

Per scollinare, spinta dalla sua manager, nel 1998, decide di partecipare ad un talent show, ‘The Cut’, su MTV. Interpretando Not That Kind sbaragliò 160 concorrenti e si aggiudicò il secondo posto sollevando molte reazioni tra cui quelle di Elthon John e Michael Jackson.

Purtroppo, come in molti sapranno, tutta la sua vita è stata segnata dalla malattia, sia dei familiari (un padre affetto da disturbo bipolare con cui, da un certo punto in poi, non volle più riallacciare rapporti e un fratello autistico) e personali. Sin da piccola soffrì della sindrome di Crohn, che colpisce l’intestino e l’apparato digerente, con cui si dovette confrontare anche da giovane cantante quando le dissero che era troppo in carne e lei si sentì di dover dimagrire, e due tumori al seno, nel 2003 e nel 2013. In quest’ultimo caso dovette subire una mastectomia.

E nonostante tutto questo “La mia malattia mi ha cambiata in molti modi. Influisce su tutto, dalla mia salute al mio lavoro, alle mie relazioni. Ciò che è vista come una maledizione da alcuni, è un dono per me, perché mi ha aiutata a scoprire chi sono realmente.».

Tanto è vero che quasi tutti i brani che interpreta sono frutto della sua penna e proprio il suo stile di scrittura ha accarezzato note biografiche per diventare ‘filosofia di vita’: “Quella che per alcuni è considerata come una maledizione per me è stato un bene, perché mi ha aiutata a controllare le mie emozioni e capire come comportarmi e reagire alle situazioni contingenti

Continuando a leggere di lei ho scoperto anche che, come ha confessato nel corso di una intervista, tra i suoi video, quello che ancora la fa ‘svenire’ è di “Paid my dues”

Il più da interpretare invece quello di “Why’d you lie to me” perché “ero sola – ha raccontato – davanti al green screen, senza alcun riferimento e dover saltare da un libro all’altro.. non sapevo cosa fare

Mentre una delle sue emozioni più forti sembra essere stata la conoscenza del nostro Grande tenore Luciano Pavarotti, di cui tra l’altro, solo pochi giorni si è celebrato l’anniversario della sua morte. I due artisti hanno duettato nel 2001 in occasione del ‘Pavarotti & Friends’. “Condividere il palco con lui,…. Quando ci penso sento ancora le farfalle nello stomaco

Per concludere torniamo al suo personalissimo stile musicale, che lei stessa ha denominato ‘sprock’, come unione tra soul, pop e rock. E’ di certo una delle voci più potenti del panorama musicale internazionale.

Un’ultima curiosità: nel 1999 gira per la prima volta in radio la sua voce che viene attribuita ad una donna di colore imponente. Un immaginario comune che venne spezzato dal primo video clip dello stesso brano I’m Outta Love. Riamasero tutti spiazzati dalla piccola cantante con gli occhiali e dalla voce ‘nera’ e potente come un leone. E il 5 maggio scorso questo mitico pezzo, contenuto nell’album ‘Not That Kind’, ha compiuto i suoi primi 20 anni. La canzone porta la firma anche di Anastacia, e tanti i premi riscossi dal brano. Il videoclip del brano è stato diretto da Nigel Dick e girato al Park Plaza Hotel di Los Angeles fra il 9 e il 10 ottobre del 1999.

Patrizia Santini