Come avevo anticipato in un post natalizio, dove evidenziavo il fatto che, avendo il tempo necessario, mi sarebbe piaciuto dedicare spazio ad ogni mio contatto sulle pagine social, perché ogni nome racchiude in sé esperienze di vita da raccontare, molti sono gli artisti, i musicisti, gli attori, ma anche semplicemente persone che potrebbero essere i ‘vicini di casa’,  non per questo prive di vite interessanti da scoprire. Come ad esempio il giovanissimo, ha appena 31 anni, Eric Cerati che risiede a Guastalla, nel reggiano.

Nato sotto il segno dell’Ariete, un segno zodiacale tra i più testardi, caratteristica che probabilmente ha utilizzato per mettere a profitto una passione nata prestissimo, quella del disegno, e che si è sviluppata tanto da renderlo un artista apprezzato sul suo territorio e anche oltre, considerando la capacità universale del web.

Eric ha iniziato ad usare il pc da autodidatta e attraverso internet si è aperto a parecchie conoscenze, molte delle quali si sono dimostrate utili per il suo lavoro, producendo un buon movimento di richieste. La sua specialità, se così la si può definire, è quella di riuscire a catturare su un foglio, uno sguardo, un’emozione. L’esperienza lo ha portato ad approfondire la tecnica di ritrattista, dando un’impronta semplice, ma allo stesso tempo, scenica del soggetto ritratto. Bianconero e colore, matite, carboncino, pastelli e art-pen si fondono per dare vita a sensazioni uniche nello sguardo dello spettatore, spaziando dai cartoon alla realtà, grazie anche alle sue capacità manuali da un lato e digitali dall’altro. 

Prende la sua ispirazione da uno o più elementi che lo interessano e li interpreta con precisa emozione. E’ un artista creativo che affonda le radici, seppur giovani, nell’apprezzamento delle piccole cose che la vita offre quotidianamente. L’invito è quello quindi a perdersi per un po’ nel suo mondo fantastico.

Di recente è stato il protagonista di una mostra, la sua prima, che si è tenuta a Guastalla presso la Galleria “Atelier Gallery Tamara”. 

Ma la sua creatività non si conclude in punta di matita.. perché c’è anche quella vena creativa che attraverso una penna lo conduce lungo le strade della poesia, oltre a sviluppare anche l’arte della fotografia.