Da sempre convinta che nulla accada per caso, oggi aprendo una rivista, Io Donna del 19 marzo 2016, mi appare questo articolo “L’isola che c’è dentro di noi” di Andrea Bajani. A casa ne ho tante di “vecchie” riviste tanto so che ci sono articoli sempre attuali, so che in qualsiasi momento le leggerò, troverò qualcosa che faccia al caso mio. Come questa mattina.

Quanto trovo intensa questa apertura “Gli uomini e le donne hanno paura di chi sta in silenzio perché chi sta in silenzio sta in un punto che è vicino nello spazio, ma lontano da tutto. E nella pagina a seguire “Chi sta in silenzop è un’isola che tutti pensano inospitale”. E ancora “Se sapessero come si sta bene dentro quel silenzio, se sapessero come si sta bene su quell’isola protetta dal mare invernale, forse gli uomini e le donne che ne hanno paura ne cercherebbero una per sé”.

Io sono una persona silenziona, che ama il silenzio, che riuscirebbe a stare in silenzio giorni interi, nonostante mi sia scelta una professione fatta di parole. Come cantava Mina “Parole.. parole.. parole”, tante troppe, di molte di queste forse se ne potrebbe fare a meno, ma ormai nel mondo della comunicazione giornalistica non esiste più pausa, un sano silenzio di riflessione. Sono parole all’infinito per riempire spazi sempre più dilatati.